ENDOMETRIOSI

 

I principali sintomi

La sintomatologia tipica comprende dolore pelvico, infertilità e dismenorrea. Il dolore pelvico tipicamente cronico e ricorrente, rappresenta il sintomo principale dell’endometriosi. Solitamente compare 24-48h prima del ciclo, talvolta scompare con l’arrivo del flusso o permane per tutta la sua durata. Con l’evolvere della malattia il dolore non solo tende a farsi più forte, nella sua ciclica comparsa, ma anche a protrarsi nel tempo e si associa a dolore pelvico di tipo gravativo quindi un senso di tensione continuo e permanente malessere nel quale si inseriscono le crisi dolorose mestruali sempre più intense. Particolarmente complessa e fortemente dibattuta risulta l’inequivocabile relazione fra endometriosi ed infertilità, data l’infiammazione cronica si ipotizza che vi sia l’alterazione del liquido follicolare fondamentale per la follicologenesi. Nel sintomo della dismenorrea, il dolore inizia qualche giorno prima del flusso e tende ad accentuarsi durante ma soprattutto alla fine della mestruazione, questo dolore ciclico è causato dal rigonfiamento e dalla fuoriuscita di sangue nei tessuti circostanti i focolai endometriosici provocando così infiammazione e dolore.

 

Come aiuta l’osteopatia?

Nelle pazienti affette da endometriosi vengono coinvolti diversi sistemi, in particolar modo:

- Interessamento del sistema nervoso autonomo parasimpatico e ortosimpatico che innerva l’apparato genitale femminile (sacro quindi bacino e cerniera dorso lombare).

- Componente stressogena a cui sono sottoposte queste donne va ad alterare la frequenza cardiaca che è controllata dal punto di vista neuro vegetativo sulla colonna vertebrale e quindi provocare dolore a livello dorsale. La stessa componente stressogena interessa il diaframma che, inserendosi anteriormente al corpo della sesta vertebra dorsale ne determina il coinvolgimento.

- Alterazione dell’intero sistema emolinfatico il quale ha uno scorretto scorrimento e perdita di fisiologia per l’interessamento complessivo dei tre diaframmi e quindi dell’intero organismo.

 

Risulta quindi essere alterata la biomeccanica non solo pelvica, ma del rachide nel suo insieme e, dal punto di vista viscerale, non solo gli organi genitali ma tutta la zona addominale e toracica.

 

Cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una patologia provocata dalla crescita di tessuto endometriale in sedi atipiche quindi al di fuori dell’utero. È generalmente limitata alle superfici degli organi addominali, le ovaie, i legamenti larghi, il cavo di Douglas e i legamenti utero-sacrali; meno comunemente interessa la superficie sierosa dell’intestino tenue o crasso, gli ureteri, la vescica, la vagina, le pleure e il pericardio.

L’endometrio ectopico risente, come la normale mucosa uterina, degli stimoli da parte degli estrogeni essendo estrogeno-dipendente, e assume quindi atteggiamenti proliferativi simili a quelli che si verificano nell’endometrio normale, quindi sfaldamento e sanguinamento.

L’ormono-dipendenza giustifica la regressione della malattia endometriosica con l’arrivo della menopausa o negli stati di amenorrea. La patologia ha un impatto notevole sulla qualità di vita, sia per l’aspetto sintomatologico (dismenorrea, dispareunia, dolore pelvico cronico, disuria, dischezia), sia per il potenziale impatto negativo sulla fertilità.