Dolore al collo?

La SINDROME DELLO STRETTO TORACICO ne può essere la causa

 

I principali sintomi

I sintomi più frequenti della sindrome da stretto toracico sono per la maggior parte dei casi di tipo neurologico, ma bisogna comunque fare una diagnosi differenziale rispetto alla sindrome di natura vascolare.

I tipici sintomi che riporta il paziente sono il dolore nell’area cervicale, l’intorpidimento e dolore dell’arto superiore che può irradiarsi fino al collo e fino alla mano così come il senso di pesantezza nella regione della spalla. Altri sintomi sono rappresentati da parestesie, quindi alterazioni della sensibilità e formicolio dell’arto superiore, comparsa di edemadiminuzione della forza e infine freddezza dell’arto superiore.

 

Come aiuta l’osteopatia?

L’osteopatia può sicuramente essere d’aiuto nelle sindromi dello stretto toracico superiore, l’obiettivo è quello di valutare accuratamente la muscolatura cervicale e dell’arto superiore così come lavorare l’intera area cervicale, facendo attenzione al cavo ascellare, alla spalla e l’intero arto superiore. Lo scopo una volta individuate le aree interessate sarà quello di allentare la compressione e le tensioni che si riflettono sui vasi e sui nervi dell’area interessata, andando così a diminuire il più possibile la sintomatologia del paziente.

 

Cos’è la Sindrome dello Stretto Toracico?

La sindrome dello stretto toracico è una condizione nella quale i vasi sanguigni e/o i nervi sono “intrappolati” o compressi nella regione superiore del torace, precisamente nell’area deputata al passaggio di tutte le strutture che innervano e vascolarizzano l’arto superiore ossia il plesso brachiale, vena e arteria succlavia e sistema linfatico associato. Più nello specifico è lo spazio fisiologico delimitato dalle ultime vertebre cervicali e prime toraciche, dalla prima e seconda costa, dalla clavicola, e posteriormente dal margine superiore della scapola.
Spesso e volentieri questa condizione viene diagnosticata in maniera errata come cervicobrachialgia data dalla presenza di patologie discali, come un’ernia o protusioni, a carico del rachide cervicale che determinano la comparsa di sintomi molto simili.

Esistono tre tipi di sindromi dello stretto toracico con rispettive origini e manifestazioni differenti:

  1. la forma neurologica, è la più frequente e determina la compressione a carico della rete nervosa e del plesso brachiale lungo tutto il suo tragitto in relazione alle strutture con cui esso si rapporta.
  2. la forma venosa, determina la compressione della vena succlavia, che porta il sangue di ritorno dell’arto e decorre sotto la clavicola. 
  3. la forma arteriosa, è causata dalla compressione dell’arteria succlavia, che decorre anch’essa sotto la clavicola.

 

Le cause possono essere molteplici

  • Congenita: caso tipico è la presenza di una costa in più definita costa sopranumerariaa livello dell’ultima vertebra cervicale, C7.
  • Acquisita:
  1. Postura scorretta, che nel tempo causa problemi biomeccanici.
  2. Una debolezza del muscolo trapezio a causa di un trauma al nervo accessorio, undicesimo nervo cranico che innerva il muscolo trapezio e SCOM (sternocleidomastoideo): spalle cadenti con conseguente compressione neuro-vascolare.
  3. Un trauma che può causare la modifica delle strutture.
  4. Lesioni vascolari primarie (trombi o aneurisma) o anche cause secondarie come l’embolo.
  5. Colpo di frusta.